(Articolo pubblicato originariamente su Fondi&Sicav)
Enrico Moro, responsabile area servizi di investimento di Copernico Sim, spiega che la sua società ha fatto importanti investimenti tecnologici. Ma il rapporto con consulenti e clienti è basato sul più totale pragmatismo.
Certamente le scelte tecnologiche sono importanti, ma non sempre gli utilizzatori sanno usufruire dei livelli hi-tech più avanzati
«L’approccio copernicano allo sviluppo tecnologico si caratterizza per una grande attenzione ai seguenti profili che la società ritiene essenziali.
– La tecnologia deve essere “customer oriented” con strumenti “user friendly” che si devono caratterizzare per affidabilità, sicurezza e fruibilità.
– Gli sviluppi tecnologici devono essere inseriti in un contesto di opportunità e non di must. Tutti gli sviluppi sinora effettuati ci hanno permesso di ampliare gli strumenti attraverso i quali i nostri Consulenti Finanziari possono interagire con la diversa clientela».
La tecnologia dà talvolta anche problemi di uso, specie per le persone più anziane. Avete avuto finora difficoltà con i consulenti in età più avanzata o con i clienti meno giovani? Quanto è un problema l’età degli utilizzatori?
«Un ruolo strategico in questo contesto lo svolge la rete dei consulenti che hanno il contatto diretto con la clientela. Sono in grado di condividere con quest’ultima il grado di conoscenza in ambito tecnologico e la volontà o meno di utilizzare determinati strumenti. L’età media molto più bassa dei nostri consulenti finanziari rispetto a quella dei competitor e la costante formazione tecnica erogata, indubbiamente sono un vantaggio. Tutto ciò agevola la confidenza verso l’utilizzo di strumenti che massimizzano le potenzialità introdotte dalla digitalizzazione latu sensu».
E di fronte a un cliente che rifiuta totalmente il rapporto digitale come vi comportate?
«La società non preclude affatto un approccio tradizionale che permetta un dialogo efficace e consapevole con la clientela meno orientata all’utilizzo della tecnologia. Questa impostazione ha permesso a Copernico di sfruttare, sia le nuove frontiere digitali, sia le strutture tradizionali»