"...meno male che ci sei tu!" Le parole dei miei clienti che mi confermano la passione per il mio lavoro
Com’è iniziata la sua carriera in Copernico SIM e perché ha scelto questa realtà?
Ho lavorato per quasi trent’anni nel settore assicurativo e in passato ho vissuto altre esperienze nel settore finanziario. Ho conosciuta Copernico SIM 11 anni fa grazie ad un ex collega che, conoscendomi caratterialmente e professionalmente, ha pensato potesse essere proprio ciò che cercavo. Ho trovato un clima estremamente professionale, familiare e con il concetto di libertà e condivisione accentrate sull’interesse del cliente. Tutte caratteristiche che appartengono alla mia idea di lavorare bene e con dedizione.
Quali sono stati gli elementi vincenti della sua esperienza?
Indubbiamente la possibilità di essere un valore aggiunto per il cliente, ovvero potermi proporre come un’alternativa e un confronto in uno scenario emotivamente complesso. Cerco sempre nella mia figura di Consulente di essere un riferimento di fiducia e di costanza, soprattutto nei momenti di difficoltà dove la professionalità e la presenza valgono più di qualsiasi altra cosa.
Quali consigli darebbe a un neo consulente che vorrebbe iniziare questa professione?
Ricordarsi sempre che psicologicamente nulla è vendibile se prima non lo si compra. Pertanto, bisogna credere nella propria professione come primo passo piuttosto che con i risultati che seguiranno. Il connubio avviene senza cadere negli sconforti nei momenti difficili, così come non bisogna esaltarsi nei momenti più propizi. Bisogna imparare a mantenere un equilibrio sano perché i clienti percepiscono i nostri stati d’animo e noi dobbiamo traferire a loro prima di tutto emozioni, professionalità ed interessi.
Quali sono stati gli ostacoli che ha dovuto affrontare e come li ha superati?
Onestamente ci sono degli ostacoli che non si riescono mai a superare. Sono quelli legati all’irrazionalità delle scelte e alla frenesia dettata dall’emotività. La medicina per superare questo è la fermezza nel saper decidere di declinare chi è alla ricerca dell’impossibile per poter dedicare il tempo a chi razionalmente decide di percorre con noi un programma che porti all’obiettivo. Obiettivo condiviso tra lavoro che dobbiamo svolgere insieme ai clienti stessi.
Un consiglio agli investitori che vorrebbero investire i propri risparmi?
Innanzitutto, cercare di capire veramente cosa si vuole dai propri risparmi. Solo così, dopo un’attenta analisi della propensione al rischio è possibile costruire un vestito su misura al risparmiatore. Ragionare sul concetto che la percentuale di rendimento di un investimento non è l’epicentro degli interessi. È ovviamente importante perché l’investitore vuole e deve guadagnare, ma il concetto di guadagno è di fatto un fattore soggettivo e sicuramente non primario rispetto al fattore tempo e a come è opportuno reagire in virtù dei movimenti economici e politici che viviamo. Essendo quest’ultimi dei fattori di imprevedibilità è bene non dimenticare che si lavora con professionalità e non con incantesimi.
Per quale motivo un investitore dovrebbe scegliere lei, e l’appoggio di Copernico SIM, piuttosto che un altro consulente?
L’investitore che sceglie Copernico SIM e i suoi consulenti è come se scegliesse un sarto che cuce un vestito SU MISURA adattandosi alla stagione in corso. Dietro questa metafora c’è l’indipendenza da qualsiasi brand o target commerciale da raggiungere, che spesso condizionano le scelte più su altri lidi rispetto al vero interesse del cliente. Con Copernico il cliente avrà la certezza di essere sempre al centro del servizio a lui dedicato.
Come viene supportato dello staff di Copernico SIM?
Mi sento di rispondere in due modi: umanamente come una famiglia, professionalmente come una squadra eccellente.
Quali caratteristiche dovrebbe avere un buon consulente finanziario?
Indubbiamente deve alimentare costantemente la sua preparazione, avere una capacità di ascolto che vada anche oltre le parole, ma anche alle gestualità e agli sguardi. Essere consapevoli che la fiducia e il denaro sono gli aspetti principali del lavoro e sono una responsabilità enorme che va sempre alimentata. Il bravo consulente non deve dimenticare mai che prima di tutto è una persona che si relaziona con altre persone e per questo deve trasmettere emozioni, passione e motivazioni. Il resto viene poi da sé soprattutto quando si diventa i gestori delle incertezze e delle paure dei clienti.
Ha un aneddoto della sua esperienza da raccontarci?
Ce ne sarebbero tanti e rischierei di diventare tedioso. Mi piace però di ricordare quel giorno in cui nella stessa giornata tre clienti, in momenti diversi e per circostanze diverse, mi hanno salutato dopo un appuntamento dicendomi: “…meno male che ci sei tu…”. Lì ho avuto più che mai la sensazione di aver lavorato bene mettendo a frutto la mia passione.