Gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da un indebolimento delle prospettive di crescita dell’economia globale, principalmente a causa del rallentamento del settore manifatturiero nei Paesi sviluppati e delle tensioni commerciali tra Usa e Cina.
Un sostegno importante, ancora una volta, è giunto dalle Banche centrali che hanno tagliati i tassi e rassicurato i mercati sulla volontà di attuare politiche monetarie accomodanti in risposta alla debolezza dell’economia.
“In questa fase di incertezza è opportuno muoversi sui mercati con cautela, privilegiando investimenti caratterizzati da volatilità contenuta.” – Gianluca Scelzo, direttore commerciale di Copernico SIM.
I mercati si aspettano che l’atteggiamento accomodante dei principali istituti monetari prosegua. Se questo non dovesse accadere, un aumento della volatilità è da tenere in considerazione.
“In questo contesto un portafoglio prudente consentirebbe di cogliere eventuali opportunità di acquisto generate dalla volatilità. Un investimento diversificato che privilegi il mercato obbligazionario europeo a breve termine e settori azionari difensivi consentirebbe un posizionamento conservativo del portafoglio. Completare, poi, il portafoglio con debito dei mercati emergenti in valuta forte potrebbe rappresentare una soluzione interessante di integrazione della redditività, dati i rendimenti obbligazionari estremamente bassi dei Paesi sviluppati”, spiegano dalla società.
In generale, sottolineano gli esperti di Copernico SIM, l’ampiezza dell’universo investibile del debito dei mercati emergenti consente un’elevata diversificazione tra Paesi, tipologie di emittenti, categorie di titoli e valute di emissione.
“Inoltre, il debito emergente offre un’importante fonte di diversificazione all’interno di un portafoglio obbligazionario globale in quanto l’asset class ha tradizionalmente una bassa correlazione con i titoli di Stato statunitensi”, aggiungono.
Un fattore importante in questi mercati rispetto a quelli sviluppati è il rischio politico e ciò determina un’allocazione non preponderante del portafoglio in questa asset class.
“Queste valutazioni evidenziano come il contesto attuale possa favorire la scelta di soluzioni di risparmio gestito di tipo flessibile, che affidano a gestori professionali il compito di allineare il portafoglio alle strategie ritenute più opportune in base alle dinamiche di mercato”, riassumono dalla società.
Ruolo del consulente e bisogni della clientela
Ultimamente, commentano da Copernico SIM, la clientela sembra essere più indirizzata verso una richiesta di abbassamento del grado di rischio dei propri investimenti che verso la ricerca di rendimento in sé. E mai come oggi la preoccupazione sul rischio ha fatto irrazionalmente spostare grandi masse monetarie sui conti correnti mantenendo fermo il denaro. La gestione di questa incredibile massa di liquidità rappresenta, attualmente, una delle principali sfide per chi svolge la professione di consulente.
Accanto ad essa, poi, bisogna considerare tutta una serie di competenze molto specifiche che i professionisti del settore devono possedere.
“Conoscere qualche fondo, qualche azione o qualche obbligazione non è più sufficiente: bisogna avere delle competenze tecniche che diano valore aggiunto ai propri clienti”, spiegano da Copernico.
“Un consulente finanziario non può più essere né un mero esecutore tecnico né un puro venditore di prodotti preconfezionati ma deve saper mantenere e stringere sempre di più un rapporto forte e duraturo con i suoi clienti e al contempo essere preparato sugli sviluppi normativi, fiscali e di prodotto”.
Parte di questo rapporto di fiducia si costruisce anche grazie a una comunicazione chiara e trasparente e al supporto della tecnologia, che semplifica il lavoro del consulente e gli dà la possibilità di soffermarsi maggiormente sulla relazione con la clientela. Circa due anni fa, infatti, Copernico SIM ha implementato un cambio nel suo sistema gestionale e ad oggi la digitalizzazione è per la quasi totalità degli strumenti che colloca una realtà. Inoltre, la società ha messo a disposizione dei suoi clienti “un rendiconto facile ed intuitivo, composto da 5 pagine in cui vengono evidenziati i costi degli strumenti finanziari e assicurativi, il totale complessivo e il riepilogo di tutte le operazioni effettuate nel corso dell’anno con l’evidenza del profilo di rischio”, sottolineano.
Non si tratta, dunque, di comprare un prodotto buono per tutti e per tutte le stagioni ma di diversificare il portafoglio, andando alla ricerca di opportunità nel medio-lungo periodo senza lasciarsi più di tanto condizionare da quelli che possono essere i rendimenti di breve periodo.
“Avere una figura al proprio fianco, quella del consulente, che possa portare non solo valore aggiunto nella ricerca del prodotto giusto, ma sappia anche e soprattutto gestire l’emotività del proprio cliente, spesso è sufficiente per avere risultati migliori e più duraturi nel tempo”, concludono da Copernico SIM.