(Articolo pubblicato originariamente su Advisoronline)
Preparare i giovani alla professione di consulente finanziario per garantire un futuro alla professione stessa. E’ questo uno degli obiettivi del Progetto Giovani lanciato dalla società che come raccontano Calì e Carelli...
Preparare i giovani alla professione di consulente finanziario per garantire un futuro alla professione stessa. È questo uno degli obiettivi del Progetto Giovani lanciato da Copernico SIM, che negli anni ha consentito alla realtà, guidata da Gianluca Scelzo, Consigliere Delegato di Copernico SIM, di accogliere diversi professionisti junior e di accompagnarli sia nell’avvicinamento alla professione sia nello sviluppo della stessa. “Copernico Sim da anni investe nei Giovani con continuità: cerca, attrae, motiva, professionalizza e cresce giovani che immaginano un futuro in questo campo. Una scelta amplificata da un settore in cui il numero dei Consulenti Finanziari è in calo e l’età media troppo alta” racconta Marco Iacobone, responsabile sviluppo di Copernico SIM.
Per capire i dettagli del progetto e come sviluppa, Advisor ha intervistato due professionisti che hanno scelto il mondo di Copernico SIM attraverso il Progetto Giovani: Pietro Calì (a sinistra nella foto) e Maurizio Carelli (a destra nella foto).
In che modo e perché vi siete avvicinati alla Consulenza Finanziaria?
Pietro Calì: Nel 2011, dopo la laurea e l’esperienza a Londra nel mondo dell’Investment Bank, cercavo nuove opportunità professionali. Ho percepito subito che le competenze finanziarie unite all’impronta commerciale del nostro lavoro mi avrebbero conquistato.
Maurizio Carelli. Dopo essermi laureato in Economia, onestà, professionalità e passione sono stati i principi che mi hanno portato ad affiancarmi al settore della finanza con un approccio diverso, basato su accuratezza e trasparenza.
Quali sono stati i motivi che vi hanno portato a scegliere Copernico SIM?
Pietro Calì: Dopo il rodaggio iniziale, in Copernico SIM ho capito di essere sulla strada giusta, qui posso perseguire la mia passione in totale indipendenza nella selezione degli investimenti, la “Famiglia Copernicana” ci permette di lavorare con piena soddisfazione.
Maurizio Carelli: Lavorare in un ambiente totalmente privo di condizionamenti, affiancato da professionisti di alto livello. Muovermi all’interno di una realtà indipendente da gruppi bancari e assicurativi e libera da logiche di budget, mi ha permesso di praticare una consulenza personalizzata.
Come avete organizzato la vostra attività (specializzazione su un ambito, lavoro in team, affiancamento a senior ecc.)?
Pietro Calì: La mia attività è implementata ogni giorno da nuove iniziative mediatiche e commerciali. La struttura aziendale di Copernico SIM è molto snella, senza supervisor che possano danneggiare la vera indipendenza delle scelte per i clienti. Il confronto e il lavoro in team rimangono comunque strategici per la nostra società.
Maurizio Carelli: Dedizione, metodo, confronto con i colleghi mi hanno insegnato a svolgere la professione nel migliore dei modi, soprattutto grazie anche al “progetto giovani”, che permette ai neolaureati realmente motivati e intenzionati a svolgere questa professione, di svolgere una preparazione tecnica, commerciale e un percorso di tre anni insieme a formatori con esperienza pluriennale. Io stesso sono frutto e testimone di questo progetto.
Quali pensate possano essere le prospettive future della professione?
Pietro Calì. Il rapporto personale “vis a vis” tra consulente e cliente non potrà mai essere sostituito, né ora né in futuro. Domani, più di oggi, il ruolo del Consulente diventerà strategico e sarò l’unico in grado di tradurre le reali esigenze del cliente.
Maurizio Carelli. I risparmiatori avranno sempre più bisogno di essere affiancati da professionisti che possano aiutarli a curare la gestione degli investimenti e del risparmio, a prestare attenzione alla protezione familiare, a pianificare previdenza e successione. La relazione, l’empatia e il contatto umano resteranno sempre la chiave di rapporti duraturi basati sulla trasparenza, l’onestà e l’attenzione che ogni individuo merita.
Come vi state preparando?
Pietro Calì: Il 2020 ha radicalmente trasformato il nostro approccio alla tecnologia, è difficile immaginare quanti progressi potranno svilupparsi nei prossimi dieci anni. Tuttavia, il buon senso nell’approccio agli investimenti continuerà a rimanere la vera chiave di successo per noi consulenti.
Maurizio Carelli: Aggiornamento costante e studio in autonomia mi permettono di essere sempre aggiornato sulla concorrenza e sulle novità del mercato. Lo sviluppo di nuove relazioni e il consolidamento di quelle già esistenti, ci permetteranno di essere insostituibili a qualsiasi macchina o robot advisor presente o futuro.