(Articolo pubblicato originariamente su Advisoronline)
Il mercato si sta evolvendo e il modello di consulenza evoluta e a parcella non può che rappresentarne il futuro. Intervista di Advisoronline al Dott. Saverio Scelzo, Presidente di Copernico SIM
Ne è convinto Saverio Scelzo, Presidente nonché fondatore di Copernico SIM, che dedicherà a questo tema proprio una conferenza in occasione del Salone del Risparmio Gestito che si terrà a Milano nelle giornate di mercoledì 15, giovedì 16 e venerdì 17 settembre.
“La crescita della consulenza evoluta è stata lineare in questi anni, frutto sia di normative come Mifid II che hanno generato degli effetti come la maggiore sensibilità ai costi, ai ricavi o all’efficientamento dei prodotti, sia per la maggiore consapevolezza degli investitori” riflette Scelzo. Per questo non possiamo dire che assisteremo a una rivoluzione copernicana, ma a un processo irreversibile che segue anche il cambio generazionale.
Ma attenzione a credere che in tale processo la digitalizzazione possa accelerare il processo. Scelzo avverte: “Oggi il risparmio è oggetto di osservazione e anche di eccessiva informazione. Spesso però quando c’è tanta informazione si rischia di cadere nell’opposto, ossia nella disinformazione. E’ qui che notiamo la fragilità dell’investitore che spesso convinto di saper interpretare gli avvenimenti, resta vittima dei suoi bias comportamentali. La corretta consulenza nasce sempre da una buona informazione e la consulenza evoluta va oltre la superficialità degli slogan, ma risponde ai veri bisogni dei clienti e alla loro complessità. Una complessità che a mio modo di vedere dovrà essere capita anche dal mondo dell’offerta” chiosa il presidente di Copernico.
L’occasione del Salone sarà anche un momento importante per Copernico SIM perché presenterà al mercato il proprio modello di consulenza a parcella per i consulenti. “Il modello di consulenza a parcella è a disposizione di tutti i consulenti finanziari della rete che vorranno utilizzarlo, ovviamente nello spirito copernicano. Per noi rappresenta nell’ottica della nostra cultura aziendale un’ulteriore freccia a disposizione per il consulente e non ci sarà nessuna imposizione a utilizzarlo” spiega Scelzo, che sottolinea come l’approdo a tale modello sia figlio sia di un’esigenza dei consulenti ma anche degli investitori. “Abbiamo intercettato questa richiesta e ci siamo fatti sostenitori di questo servizio che parte dall’assistenza al cliente, l’analisi dei suoi bisogni, una reportistica dedicata, la trasparenza sui costi” continua Scelzo, che crede che l’accelerazione, la spinta propulsiva affinché la consulenza evoluta e quella a parcella si affermino sempre di più nel futuro, e possano trovare ulteriore impulso anche dal cambio generazionale. “Abbiamo sempre creduto nei giovani, infatti siamo una delle reti con l’età media più bassa” rimarca Scelzo. “Le nuove leve ci aiuteranno a intercettare i bisogni della next generation di clienti, nel corso del passaggio generazionale. Non dobbiamo cadere nell’errore abbastanza comune di credere che la semplicità e la fruibilità data dagli strumenti digitali sia applicabile ad ogni contesto. La semplicità con cui si eseguono gli switch non deve indurre il cliente a pensare di poter fare tutto autonomamente. C’è bisogno di un esperto che abbia competenze per seguire ed interpretare i mercati e che abbia una visione, al quale delegare il nostro progetto di vita” conclude Scelzo.