La rete con più componenti di età non troppo avanzata è attualmente Copernico Sim, che ha circa il 12% di cf che hanno meno di 31 anni.

Dopo un 2023 vissuto sugli scudi, ma principalmente grazie al paracadute dell’amministrato, il 2024 della consulenza finanziaria in Italia è stato l’anno della rivincita degli afflussi sul gestito. Come raccontano i dati di fine anno presentati da Assoreti, nel 2024 le reti di consulenza hanno realizzato la seconda migliore raccolta annuale di sempre, dopo quella del 2022, con volumi netti in aumento del 17,9% rispetto al 2023 e pari a 51,6 miliardi di euro. La crescita è stata trainata, come detto in precedenza, dal ritrovato interesse manifestato nei confronti dei fondi comuni, delle gestioni individuali e dei prodotti assicurativi/previdenziali, sui quali sono stati realizzati nel complesso volumi di raccolta nove volte superiori a quelli osservati nell’anno precedente, per un ammontare totale di 25,4 miliardi di euro. Le risorse nette confluite nel comparto amministrato sono risultate invece pari a 26,2 miliardi di euro (-35,9% su base annua); la flessione si ritrova nell’ambito degli strumenti finanziari sui quali vengono realizzati investimenti
netti pari a 17,3 miliardi di euro, con una contrazione del 62,3% su base annua per effetto delle dinamiche osservabili sui titoli a reddito fisso, pubblici e corporate.
A livello di patrimonio, il 2024 si è chiuso inoltre con un nuovo primato delle reti: le masse dei risparmiatori seguiti dai consulenti finanziari degli intermediari associati si attestano a 909 miliardi di euro. Gli asset affidati dai risparmiatori aumentano così del 15,8% rispetto alla valorizzazione di fine 2023; la crescita è trainata sia dalla domanda di consulenza rivolta agli intermediari associati (con volumi di raccolta netta che contribuiscono all’incremento patrimoniale per 6,6 punti percentuali) sia dall’andamento
positivo dei mercati finanziari, che concorrono all’aumento per 6,3 punti (i restanti 2,9 sono attribuibili alle modifiche intervenute sul perimetro di rilevazione). La componente finanziaria/assicurativa/previdenziale del portafoglio ha raggiunto così i 776 miliardi di euro, (+16% su base annua). In particolare, la valorizzazione dei prodotti del risparmio gestito si attesta a 566 miliardi di euro (il 62,2% del patrimonio), per effetto di un incremento del 14,8% su base annua che vede nell’andamento dei mercati finanziari la principale leva di crescita (8 punti percentuali); gli strumenti finanziari amministrati, pari a 210 miliardi (il 23,1% del patrimonio), registrano una crescita
del 19,4% su base annua, per 9,8 punti percentuali attribuibile ai volumi di raccolta netta e per 9,5 punti al cosiddetto effetto mercato. La componente strettamente
finanziaria (Oicr, gestioni individuali e titoli amministrati) è aumentata, quindi, del 17,7% in un anno con un effetto mercato stimato al 7,9%. I risparmi posizionati su conti
correnti e depositi sono arrivati quasi a 134 miliardi (il 14,7% del patrimonio), con una crescita del 14,6% annuo, in parte attribuibile alle modifiche intervenute sul
perimetro di rilevazione (6,9 punti). Come da tradizione, nell’attesa dell’uscita ufficiale della relazione annuale Ocf, BLUERATING vi propone la fotografia attuale di
alcune dinamiche chiave del settore della consulenza finanziaria in Italia (vigilanza, giovani e fee only) alla scoperta di uno scenario che evidenzia alcuni ulteriori spunti di
riflessione.

Radiazioni in calo

Consulenti in un limbo. È questo il titolo che si potrebbe utilizzare per descrivere sinteticamente il trend dell’attività di vigilanza promossa da
Ocf nel 2024. Non tanto per una questione di disorientamento esistenziale dei professionisti, quanto piuttosto per la netta prevalenza di provvedimenti di sospensione all’interno delle delibere promosse. Ma andiamo con ordine. Nel 2023, ci eravamo lasciati con 95 iniziative così suddivise: 36 radiazioni, 24 sospensioni sanzionatorie e infine 35 sanzioni amministrative. Il 2024 ci mostra 12 delibere in più, portando il totale delle azioni di vigilanza da parte dell’Ocf a quota 107 unità, ma quello che cambia decisamente è appunto l’intensità delle azioni intraprese: le radiazioni scendono a 22 unità, mentre crescono di molto le sospensioni, arrivate a quota 52. Piuttosto stabile invece il numero di sanzioni amministrative, precisamente 33.

Ricambio generazionale

Il ricambio generazionale rimane uno dei temi più caldi nel settore della consulenza finanziaria ed è quindi logico focalizzare parte della nostra analisi sulle dinamiche relative alla presenza di professionisti under 30 nel mercato. La prima buona notizia
è la conferma del trend di crescita della consistenza degli under 30 già osservato negli ultimi anni: analizzando gli ultimi dati disponibili offerti da Ocf, possiamo infatti
contare 2.773 consulenti abilitati all’offerta fuori sede nati dal 1995 in poi su 52.771 iscritti, numeri che portano la quota di under 30 al 5,25% del totale. Pur rimanendo
stabile l’età media di chi è presente nell’Albo, cioè 52 anni, la crescita percentuale di giovani tra il 2023 e questo inizio di 2025 è di oltre il 30%, la più consistente nell’ultimo
quinquennio per arco temporale analogo. Spostandoci sull’analisi delle singole società, solo 5 di queste però presentano una quota di under 30 maggiore rispetto alla
media del settore. Lo scettro di rete più giovane spetta a Copernico Sim con 9 professionisti su 77, l’11,69% del totale, e una età media di 49 anni.

La società con una quota minore di giovani è invece Banca Sella, con solo lo 0,84% dei consulenti sotto i 30 anni, mentre la società con l’età media più avanzata, pari a 58 anni, è Consultinvest. Concludendoil nostro approfondimento, il consulente (con mandato) con più esperienza di vita alle spalle è Bellino Coletti di Banca Generali,
nato il 31 gennaio del 1937, mentre chi ne ha meno è Antonia Borrello di Banca Intesa, nata il 19 febbraio del 2005; 68 anni di differenza tra i due professionisti ma una passione in comune, la consulenza.

Gli autonomi si consolidano

Finito di approfondire il settore delle banche-reti e i dati sui professionisti che vi operano, non resta che concludere la nostra analisi con un focus sul mondo fee only.

Lo scorso anno vi avevamo raccontato il proseguimento della crescita a livello numerico mostrato da questa categoria, passata nel giro di un anno dai 640 iscritti del
2022 ai 720 iscritti del 2023, per una crescita annuale superiore al 12,5%. Osservando i dati relativi al 2024, il trend di sviluppo risulta confermato e ulteriormente accentuato. Entrando nel merito dei numeri sono 832 i nominativi presenti sul mercato a fine dicembre 2023, di cui 743 consulenti finanziari autonomi e 89 società di consulenza finanziaria. Il tasso di crescita, stabilmente in doppia cifra, è quindi aumentata al 17,4%. E ora, possiamo dirlo, il traguardo simbolico dei 1.000 iscritti sembra davvero molto vicino. Chissà che la categoria non lo possa festeggiare già nel 2025.

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