Articolo originariamente pubblicato da La Repubblica
Investire nell’intelligenza artificiale: i titoli da guardare e gli strumenti per limitare i rischi di Luigi dell’Olio Il settore It è tornato nel mirino degli investitori, che puntano in particolare sulle aziende più innovative nell’analisi e la gestione dei dati.
Non sarà un altro Metaverso’. È la frase più gettonata tra gli analisti finanziari quando vengono interpellati in merito alle prospettive degli investimenti relativi all’intelligenza artificiale. Il riferimento è all’entusiasmo che si era diffuso un paio di anni fa intorno alla nuova dimensione che prometteva di fondere reale e virtuale.
A conti fatti, tuttavia, molte delle aspettative in quella direzione sono andate deluse e le quotazioni dei titoli più esposti si sono sgonfiate. Google licenzia per investire nell’AI, Microsoft regina di Borsa con ChatGpt di Filippo Santelli 11 Gennaio 2024.
Un cambio di paradigma nella quotidiana Rispetto al Metaverso, l’intelligenza artificiale non è un nuovo filone di business, ma il motore di un cambiamento del paradigma che riguarda non solo la società e l’economia, ma anche la vita quotidiana. Secondo un report di PwC , le innovazioni legate all’AI possono accrescere il prodotto interno lordo globale di ben il 14% entro il 2030, tanto da definire questo settore come ‘la più grande opportunità commerciale nell’economia attuale’. Fatte queste promesse, come investire nel settore della consapevolezza che i mercati finanziari solitamente tendono ad anticipare i possibili sviluppi futuri, per cui alcune quotazioni potrebbero essere già abbastanza tirate.
Thomas Candolo, analista dell’ufficio studi di Copernico Sim, vede nell’AI un passaggio evolutivo pari all’arrivo del pc negli anni Ottanta e di Internet nei Novanta. ‘I Paesi più avanzati su questo fronte sono Stati Uniti e Cina. Nvidia ha già corso tanto in Borsa grazie al potenziale del processore H100, cruciale per elaborazioni di dati complessi. Questo componente è essenziale per le aziende che a loro volta investono nel settore come Microsoft, Alphabet, Meta, Amazon, Oracle, Intel, Amd e Salesforce.
Oltre alle aziende precedentemente citate, se un investitore desidera avvicinarsi al settore, potrebbe considerare l’utilizzo di strumenti diversificati attivi, come i fondi d’investimento, e prodotti passivi, come gli Etf’, aggiunge Candolo. Per il quale le soluzioni di risparmio gestito ‘sono preferibili alle singole azioni poiché offrono una
maggiore diversificazione sia a livello geografico, che settoriale’. L’Intelligenza artificiale cambia tutto.
Ecco i nuovi padroni del mercato di chip e datacenter di Alessandro Longo 31 Dicembre 2023 Di per sé, i titoli tecnologici sono tendenzialmente più volatili della media e il discorso vale a maggior ragione per un filone in via di sviluppo come l’intelligenza artificiale. Esposizione marginale per limitare i rischi Questa ragione spinge Candolo a indicare come ideale ‘ un’ esposizione sul comparto al massimo del 5%’.
Per altro, occorre tenere in considerazione il rischio cambio, considerato che le aziende più avanzate in questo settore sono quotate in divise differenti dall’euro. Puntare sulla d i v e r s i f i c azione dei sottostanti è importante anche perché è difficile stimare a oggi chi saranno i veri vincitori della partita. Lei Qiu, gestore dell’AB International Technology p o r t f o l i o d i AllianceBernstein, cita l’esempio dell’iPhone, lanciato nel 2007 sul mercato. ‘Ne è nato un ecosistema che ha fatto crescere anche altre aziende al di là di Apple, portando alla ribalta nomi fino ad allora non noti come oggi, da Meta a Spotify’. Così una selezione ristretta di titoli rischia di portare fuori strada. ‘Gli investitori, infatti, spesso tendono a restare ancorati a ciò che ha funzionato nel passato, trascurando il potenziale di trasformazione dei nuovi innovatori’, sottolinea Qiu. ‘Il leader del futuro potrebbero anche non essere le prime aziende a monetizzare la nuova tecnologia. Scegliere una strategia tematica, che abbia un’ottica di lungo termine, permette di affidarsi alle competenze di investitori esperti, in grado di esaminare attentamente le aziende, guardando anche al di là dei giganti tecnologici, per assicurarsi che i loro modelli di business siano solidi abbastanza per fronteggiare le sfide e le opportunità create dalla crescente diffusione dell’intelligenza artificiale’, aggiunge.
Come governare la volatilità Dello stesso avviso è Gabriel Debach, market analyst di eToro, che cita alcuni esempi: “Nvidia nel 2023 ha guadagnato il 238%, mentre DocuSign ha segnato un modesto +7% e ZoomInfo Technologies ha addirittura registrato un – 38%, pur essendo tutte aziende impegnate su questa nuova frontiera della tecnologia. C3.ai ha chiuso lo scorso anno con un impressionante +156%, ma le quotazioni attuali sono quasi dimezzate dai massimi di metà giugno’. Da qui la preferenza per gli Etf, che aggiungono ai vantaggi della diversificazione, costi di gestione ben più contenuti rispetto ai fondi attivi. Numerose grandi case di gestione hanno dato vita a fondi passivi in questo ambito. Tra gli altri, Xtrackers Artificial Intelligence & Big Data,
WisdomTree Artificial Intelligence e Global X Robotics & Artificial Intelligence.
Tempo di lettura 2 minuti