(Intervista pubblicata originariamente su Fondi&Sicav)
Il contributo di Thomas Candolo, analista dell'Ufficio Studi di Copernico SIM.
I dati di raccolta più recenti mostrano una fortissima crescita dei bond nei portafogli dei clienti. È successo anche a voi? Quali sono le cause del fenomeno?
«Certo, i livelli dei tassi attuali sui prodotti obbligazionari permettono retribuzioni interessanti: sono interessi che non si vedevano da anni. Naturalmente i clienti hanno colto l’opportunità e con il timore diffuso di un possibile soft landing dell’economia mondiale, per ora scongiurato, hanno optato temporaneamente per una rotazione del portafoglio su strumenti più difensivi. Rendimenti così alti sono la risultante delle politiche monetarie molto restrittive attuate dalla Bce e dalla Fed, per combattere un’inflazione vischiosa che decresce lentamente».
Pensate che chi ha scelto di puntare in questo periodo sulle obbligazioni abbia fatto una scelta tattica o strategica? Ritenete che, a breve, potrà tornare ad aumentare la quota dedicata alle azioni o al risparmio gestito in generale?
«Prima di stabilire se l’esposizione in strumenti fixed income possa essere considerata una scelta strategica o una scelta tattica, sarebbe necessario considerare la durata media finanziaria del prodotto sottoscritto. La sottoscrizione di un prodotto obbligazionario con scadenza a breve e brevissimo termine con durata media finanziaria corta è una scelta tattica perché è temporanea e sfrutta il momento. Attualmente, gli strumenti obbligazionari investment grade a breve offrono buoni rendimenti, anche se questa situazione si protrarrà fino a quando le banche centrali inizieranno a tagliare i tassi. In previsione di questi tagli, che probabilmente si verificheranno già alla fine del prossimo anno, e considerando la decorrelazione che sussiste tra rendimento e valore in conto capitale del titolo, in chiave strategica, consigliamo ai nostri clienti investimenti in strumenti con una duration più lunga, andando a prediligere il collocato rispetto all’amministrato. Ciò perché il gestore, avendo maggiore consapevolezza del sentiment di mercato, sarà in grado di effettuare la rotazione del portafoglio, pertanto verso una durata media finanziaria più lunga, con un market timing migliore. La componente azionaria, elemento essenziale all’interno di un portafoglio, potrà essere aumentata mediante piani di accumulo e switch programmati. Fondamentale nella strategia di investimento considerare la qualità del portafoglio azionario dei fondi; prediligiamo strumenti Oicr esposti sul settore value statunitense ed europeo con allocazione sul consumer defensive e health care. Non rinunciamo a una piccola esposizione sul settore growth tecnologico. Ma prima di effettuare qualsiasi investimento, è necessario considerare la propria tolleranza al rischio e l’orizzonte temporale».